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La base sicura per l'autonomia

"Anche se particolarmente evidente nella prima infanzia, il comportamento di attaccamento caratterizza comportamento umano "dalla culla alla tomba" (Bowlby, 1982)

Sentiamo spesso frasi di questo tipo rivolte alle mamme:
“Se lo tieni sempre in braccio, sarà sempre peggio”
“Lasciala piangere, si abituerà”
“Se lo allatti al seno, sarà un mammone”
“Se rispondi ad ogni sua richiesta, sarai alle sue dipendenze sempre”
John Bowlby e Mary Ainsworth

Per riconoscere la verità di queste affermazioni prendiamo come riferimento tra i più autorevoli contributi nella psicologia dello sviluppo: la teoria dell’attaccamento frutto del lavoro congiunto di
J. Bowlby e di M. Ainsworth.
 

LA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO


John Bowlby evidenzia come lo sviluppo armonioso della personalità di un individuo dipenda principalmente da un adeguato attaccamento alla figura materna o un suo sostituto, da adesso in poi denominato caregiver. Secondo questa premessa, diventa centrale la qualità dell’accudimento, intesa come disponibilità e capacità di risposta della figura di attaccamento ai bisogni di protezione e sicurezza del bambino.
Nella interazione tra madre e bambino si possono riconoscere i comportamenti di attaccamento che hanno la duplice funzione di assicurare la vicinanza, fisica ed emotiva, alla figura di attaccamento e proteggere il piccolo da eventuali pericoli.


La teoria dell’attaccamento identifica quattro fasi attraverso le quali si sviluppa il legame di attaccamento, periodo in cui il piccolo sperimenta la fiducia nella figura di attaccamento.

  • Dalla nascita alle otto-dodici settimane: il bambino non è in grado di discriminare le persone che lo circondano nonostante riesca a riconoscere, attraverso l’odore e la voce, la propria madre. Successivamente, il bambino riuscirà a mettere in atto modi di relazionarsi sempre più selettivi, soprattutto con la figura materna;

  • Sesto- settimo mese: il bambino è maggiormente discriminante nei confronti della persone con le quali entra in contatto;

  • Dal nono mese: l’ attaccamento con la figura di attaccamento diventa stabile e visibile, richiama l’attenzione della figura di riferimento e la usa come base per esplorare l’ambiente, ricercando sempre  protezione e consensi.

  • Il comportamento di attaccamento si mantiene stabile fino ai tre anni, età in cui il bambino acquisisce la capacità di mantenere tranquillità e sicurezza in un ambiente sconosciuto essendo, però, sempre in compagnia di figure di riferimento secondarie, ed avere la certezza che la figura di riferimento faccia sempre e presto ritorno.


Bowlby distingue un attaccamento di tipo sicuro, quando il bambino sente di avere dalla figura di riferimento protezione, senso di sicurezza, affetto; un attaccamento di tipo insicuro quando il bambino nel rapporto con la figura di attaccamento prevalgono instabilità, eccessiva prudenza, eccessiva dipendenza, paura dell’abbandono.


LA BASE SICURA


La responsività adeguata della figura di attaccamento ai bisogni di cure e protezione del bambino, produrrà una “base sicura” (Bowlby, 1969), in un rapporto di reciproco scambio emotivo gratificante per entrambi e, dunque, stimolante per lo sviluppo del piccolo.

La buona relazione con la madre come base sicura crea un trampolino per la curiosità e l’esplorazione e rappresenta il presupposto per l’individuazione e l’autonomia.


"Possiamo esplorare mari pericolosi se abbiamo la certezza di un porto sicuro" (Ainsworth, 1969)


MODELLI OPERATIVI INTERNI


A partire dai comportamenti di attaccamento e dal legame di attaccamento si creano delle vere e proprie mappe di sé, degli altri, del mondo.
Le funzioni cognitive, che man mano acquisisce, forniscono al bambino le competenze necessarie per formarsi delle rappresentazioni interne della figura di attaccamento, di Sé e della relazione.
Bowlby ha identificato con il nome Internal Working Models queste rappresentazioni, schemi che vanno a strutturare la personalità del soggetto. Il bambino si costruisce, così, un mondo interiore in cui si rappresenta il sé, gli altri, le relazioni, da cui dipenderanno le relazioni affettive future e il suo funzionamento psichico.

"Nel modello operativo del mondo che ciascuno si costruisce, una caratteristica fondamentale è il concetto di chi siano le figure di attaccamento, di dove le si possa trovare e di come ci si possa aspettare che reagiscano. Nel modello operativo del sé è fondamentale il concetto di quanto si sia accettabili o meno" (Bowlby J., 1982).

Una figura di attaccamento che assicura protezione e conforto infonde sicurezza e crea un legame sicuro su cui il bambino sa di poter contare. In corrispondenza di una madre inadeguatamente responsiva, il piccolo reagisce con una ricerca pressante della vicinanza e del contatto, o al contrario con il distacco da essa. In questi due casi, si crea un attaccamento insicuro che non favorisce l’autonomia, in cui l’angoscia di separazione raggiunge livelli elevati, tali da alterare il legame di attaccamento, privando il mondo psichico del bambino della tonalità affettivo-emotiva.

Avrete di certo valutato autonomamente la verità delle affermazioni con cui abbiamo aperto per cui saremo tutti concordi.
Secondo John Bowlby prendere in braccio il proprio piccolo che piange è la risposta più adeguata, da parte della madre, ad un segnale di disagio espresso dal bambino.

Pertanto, accogliere il pianto, la richiesta di contatto, i bisogni del proprio bambino e della propria bambina nei primi mille giorni di vita, favorisce lo sviluppo di fiducia non solo verso la figura di attaccamento ma verso le relazioni interpersonali in genere,

Sperimentare e interiorizzare un legame di attaccamento sicuro apre un percorso di sviluppo caratterizzato da sicurezza, curiosità verso il mondo, autonomia, capacita di autoregolazione.

Pertanto, mamme coccolate il vostro bambino e la vostra bambina tutte le volte che ne avrà bisogno, abbracciatelo e abbracciatela tutte le volte che vi chiederà contatto fisico, allattatelo e allattatela al seno fino a che sarà un momento magico per entrambi.

Nessun bambino e nessuna bambina è mai stata turbata da un sano amore materno.









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